La funzione di un impianto idrico è quella di distribuire acqua calda e fredda ad uso sanitario in tutti i punti di erogazione di una casa. Possono essere autonomi, se soddisfano le esigenze di un unico complesso residenziale, o centralizzati, se sono creati per soddisfare le necessità di un insieme di appartamenti.
Un impianto idrico fatto a regola d'arte è composto da una caldaia o uno scaldabagno (produttori d'acqua calda), da una rete di adduzione e distribuzione dell'acqua (contatori, rubinetti, valvole, etc...), da apparecchiature di trattamento dell'acqua (depuratori), dagli apparecchi igienico-sanitari e dalla rubinetteria, dalla rete di scarico delle acque usate.
Come detto, esistono due diverse tipologie di impianti idrici, che mutano struttura e tecnologia in base ai diversi obiettivi che perseguono: autonomi e centralizzati. Gli impianti autonomi nascono dall'esigenza di disporre di un unico centro di riferimento, mentre quelli centralizzati, in genere più complessi, nascono con lo scopo di soddisfare le esigenze di una molteplicità di sezioni abitative.
Un impianto idrico è composto da un generatore di calore (caldaia) alimentato da combustibile solido o liquido, dalle tubazioni in rame e/o multistrato, di tipo monotubo, a due tubi o a collettore, e dai terminali di erogazione.
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